Cristina Nadotti nell'articolo di la Repubblica qui riportato racconta dei giovani negli slums che sognano un futuro migliore, supportati dalla musica messa a loro disposizione.
Nei miei viaggi ho potuto riscontrare che gli haitiani hanno davvero un grande talento e una predisposizione naturale per la musica. Il fatto che il loro attuale presidente Martelly (originario di Petionville, il quartiere dove Missione Possibile opera) fosse un cantante li ha ancora più incentivati a puntare sul loro talento. Cantare e suonare sta diventando simbolo di riscatto sociale. Anche se due legni e un secchiello di latta, nelle loro mani, fanno una grande batteria, tanti sogni hanno bisogno di tante risorse…
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