Oggi ho partecipato alla registrazione di una puntata di Piloti (Rai Due). Avevo quattro battute, nel vero senso della parola. Ma non importa, è sempre lavoro. Anzi, di solito, quando il copione mi arriva all’ultimo momento, spero sempre di aver poco da studiare! A farmi compagnia nelle lunghe pause di attesa la mia amica attrice Roberta Nanni. Co-protagonista con Max Pisu nella sit-com Fiore e Tinelli (Disney Channel), anche lei era lì per pochi momenti di recitazione. Il nostro lavoro è fatto così e non ne facciamo un dramma. E’ normale. Sia io che lei siamo in pista da anni. Eppure mi sono ritrovata a parlare con un “attore” che mi chiedeva come mai non riusciva a fare “il botto”. Vogliono tutti fare i fenomeni.
Gli ho chiesto:
Da quanto fai questo mestiere?
7 anni. Però sai, ho anche un negozio. Faccio il parrucchiere.
Mhm… credi che ti sia dovuto?
Mi hanno cercato in tanti, mi hanno fatto lavorare, però non riesco a emergere.
Gli ho risposto:
Non sei così ingenuo come quelli che mi vedono in una telepromozione e mi chiedono di far lavorare anche loro… ma dimmi per quale motivo credi che, fatto qualche lavoro, debba accaderti subito tutto. A volte la vita può cambiare davvero in un quarto d’ora, ma non lo puoi pretendere.
In quasi due ore di conversazione non mi ha chiesto una volta cosa facessi io.
E non era neanche un ragazzino.
Concentrato su se stesso…
Meno male che c’era anche Gianni Quillico, uno straordinario attore e doppiatore, che ho scoperto fare la voce del signor Piccione. Con lui abbiamo amabilmente parlato di vacanze, auto, aneddoti di tournée e ci siamo congratulati vicendevolmente per il fatto che entrambi abbiamo sempre goduto di ottima salute: caratteristica fondamentale per fare questo mestiere. Avendo per di più, da anni, il medico curante in comune, era inevitabile che parlassimo del nostro fisico.
Non dico che un parrucchiere non debba decollare coronando i suoi sogni, ma almeno m’insegnasse a farmi una piega decente mentre mi asciuga con le sue domande sul perché della sua mancata notorietà!
Ha iniziato a voler fare l’attore perché lo incoraggiavano gli altri.
Mi ha fatto tenerezza. Almeno io me la sono cercata da sola: a me, non mi ha incoraggiato nessuno!